Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B ascolibaribresciacatanzarocittadellacomocosenzacremoneseferalpisalòleccomodenapalermoparmapisareggianasampdoriaspeziasudtirolternanavenezia

Catania, Calello: "Sono pronto e ho voglia di giocare. Almiron è il mio esempio"

Catania, Calello: "Sono pronto e ho voglia di giocare. Almiron è il mio esempio"TuttoB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 26 novembre 2014, 16:08Catania
di Francesco Becciani

Ha parlato ai giornalisti presenti a Torre del Grifo Adrian Calello. Queste le sue parole in conferenza stampa:

“Sto entrando dopo in quasi tutte le partite ma voglio trovare più spazio. Almiron, Rinaudo ed Escalante stanno facendo bene nel loro ruolo. Sono felice per la situazione della squadra. Solo allenandomi al 100 % posso riuscire a ottenere un posto da titolare. Siamo sulla strada giusta. Siamo una squadra che merita la Serie A. Per questo dobbiamo vincere in casa, come stiamo facendo, ma anche fuori. Credo di essere un calciatore che per giocare bene deve stare al meglio dal punto di vista fisico. Ho avuto la sfortuna di stirarmi due volte in un mese. Adesso sto molto meglio. Voglio giocare, voglio trovare spazio. Sannino è un bravo allenatore. Ha grande carattere e molta personalità. Questo ha aiutato la squadra. E’ la prima volta che gioco in un campionato di Serie B, ed è diverso dalla Serie A. Noto che ogni partita qui è come una guerra. Non è semplice giocare nella serie cadetta, come si pensava all’inizio. Sappiamo che le partite fuori casa sono un nostro punto debole. Il Catania, se ha voglia di andare in A, deve vincere in casa ma anche fuori.

Se giocherò al posto di Escalante lo deciderà il mister. Io sono sempre pronto. Se mi toccherà giocare, sarò disponibile. Altrimenti aspetterò l’opportunità, come fatto finora. Almiron è il mio esempio. Mi aiuta molto, parlo molto con lui. Ho trovato un grande gruppo. All’inizio pensavo ci fosse qualche problema, perché è difficile che un gruppo così retroceda. Invece è molto forte, splendido. Siamo tutti amici, molto uniti. La tifoseria argentina è simile a quella che c’è a Catania. Inizialmente i tifosi erano arrabbiati, e avevano ragione, perché non siamo partiti bene. Adesso che siamo sulla strada giusta il tifoso è contento, e dev’essere sempre così. I tifosi devono essere con noi, e noi con loro. Tutti vogliono metterci pressione, perché sanno che siamo una squadra forte. Noi siamo consapevoli, ma dobbiamo dimostrarlo in campo."