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Brescia, sta per completarsi la composizione del nuovo quadro societario

Brescia, sta per completarsi la composizione del nuovo quadro societarioTuttoB.com
© foto di Marco Murani/TuttoLegaPro.com
martedì 5 maggio 2015, 11:50Brescia
di Riccardo Chiorzi
fonte bresciaoggi

Sono giorni caldissimi su tutti i fronti per il Brescia. In attesa della retrocessione aritmetica in Lega Pro, che potrebbe arrivare sabato dopo la partita contro il Catania, nelle prossime ore verrà definita la compagine societaria. Che avrà in Alessandro Triboldi, direttore generale di Centro Padane (la società che gestisce l'autostrada Brescia-Cremona-Piacenza) il presidente e in Rinaldo Sagramola il punto di riferimento operativo dell'intero progetto. Nella nuova società Sagramola avrà tutte le deleghe e sarà amministratore delegato. Giovedì è il giorno dell'assemblea, che nominerà il nuovo Cda.

Sagramola si è lanciato anima e corpo nell'operazione-Brescia. È l'uomo scelto da Profida nella trattativa con Ubi Banca per l'acquisto della società, piace al presidente degli industriali Marco Bonometti, il patron-ombra biancazzurro, l'uomo che in luglio ha contribuito al salvataggio del Brescia e che, in febbraio, ha consentito che la trattativa tra Ubi-Profida ripartisse dopo il brusco stop di dicembre . 

Per il progetto-Brescia, ed è un'indiscrezione che arriva da Genova, nei giorni scorsi Sagramola avrebbe rifiutato l'offerta del presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, che lo avrebbe rivoluto con un ruolo dirigenziale.

SAGRAMOLA è stato direttore generale e amministratore delegato della Samp dal primo luglio 2012, subito dopo la promozione in serie A targata Beppe Iachini, fino al 10 marzo dello scorso anno. Allora la società blucerchiata era di proprietà della famiglia Garrone, che nel giugno successivo ha ceduto a Ferrero. Per il ruolo di direttore generale, nei giorni scorsi, si era pensato ad Alessandro Ruggeri, figlio del compianto ex presidente dell'Atalanta Ivan. Ma Ferrero ha poi sondato Sagramola, ricevendo però un rifiuto.

Dunque, avanti tutta con il Brescia. Oltre alla definizone della compagine societaria e alla squadra del futuro, con la non segreta speranza di un ripescaggio se il Parma ripartirà dai dilettanti, Sagramola sta lavorando sulla questione-stadio. E stavolta il Brescia ha due «assi» in più da giocare nella trattativa con il Comune e il sindaco Emilio Del Bono: 1) Infront, che mercoledì scorso nell'incontro sul tema in Aib era rappresentata da Giuseppe Ciocchetti, direttore generale di Infront Italia; 2) la determinazione di Bonometti, intenzionato ad assecondare i progetti a lunga scadenza di Profida, dandogli supporto non solo economico ma anche mettendo in campo la propria personalità per garantire un futuro solido al Brescia: «Ho sentito come un dovere di cittadino bresciano - ha sempre detto Bonometti - dare una mano alla più importante realtà sportiva del territorio».

LA COPPIA Infront-Bonometti è davvero un'arma di persuasione per il Comune di Brescia sullo stadio. Stavolta l'Amministrazione non può permettersi di far perdere anche questa occasione alla città e alla nuova proprietà, che sta lavorando per creare le condizioni per un ripescaggio in serie B, ma che ha promesso il mantenimento degli impegni in caso di ripartenza dalla Lega Pro. 

Insomma, per Brescia e per il Brescia sarà un'estate lunga