Ascoli, Petrone: "Abbiamo finito la partita in crescendo. La rabbia di Cacia? Al suo posto avrei fatto la stessa cosa"

Mario Petrone, tecnico dell'Ascoli è visibilmente soddisfatto per la vittoria colta contro il Pescara e il sorriso con cui arriva in sala stampa non lo abbandona nemmeno quando arriva inevitabile la domanda sul cambio di Cacia: "Al di là di tutto faccio i complimenti al Pescara, squadra di grande qualità. Nel primo tempo con il loro atteggiamento ci hanno costretto a verticalizzare. Però poi la squadra si è scrollata di dosso quel fattore forse di timore e di preoccupazione. Abbiamo finito la gara in crescendo, loro hanno forse mollato sotto l'aspetto fisico. Nel secondo tempo siamo scesi in campo con ritmi più alti e con più personalità nel far girare la palla".

"La vittoria di stasera - continua il tecnico napoletano - è figlia pure della sconfitta con il Cesena quando sull'1-0 ci siamo disuniti. Stasera invece ci abbiamo creduto, abbiamo tenuto le distanze giuste. Credo che nell'arco di 94 minuti l'Ascoli abbia meritato di vincere contro una squadra validissima. Stasera abbiamo giocato con la testa. Dobbiamo migliorare su determinate situazioni ma sono quindici giorni che lavoriamo insieme e nessuno ha la bacchetta magica".

Non è passato inosservato il gesto di Cacia dopo la sostituzione quando ha calciato in maniera violenta contro i cartelloni pubblicitari una bottiglietta d'acqua: "Credo che sia arrabbiato. ho visto il filmato. Guai se non fosse così. Il ragazzo ci tiene tantissimo. Ha fatto tantissimo per la squadra. Io al posto suo avrei fatto la stessa cosa. Ha fatto un lavoro importante per la squadra perché Daniele è un giocatore che porta via sempre due avversari".