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ESCLUSIVA TB - Latina, Morrone: "Vogliamo continuare a sognare. Futuro? Ne parlerò con la società"

ESCLUSIVA TB - Latina, Morrone: "Vogliamo continuare a sognare. Futuro? Ne parlerò con la società"TuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 19 marzo 2014, 17:00ESCLUSIVE TB
di Redazione Milano
fonte Intervista di Alex Milone

Centrocampista dalla grinta straordinaria, tenace, carismatico, capace di fare la differenza. Se il Latina è lassù in classifica lo deve anche all'esperienza di Stefano Morrone (35), di proprietà del Parma ma in prestito dalla scorsa estate alla squadra pontina. Ci siamo permessi di chiedergli un po' di sensazioni sul campionato dei nerazzurri, fin qui più che soddisfacente.

Stefano Morrone, si aspettava una stagione così esaltante, a Latina?

"No, possiamo dirlo tranquillamente, nessuno si aspettava un cammino così e un percorso così, soprattutto dopo l'inizio difficile che abbiamo vissuto. Piano piano, partita dopo partita, siamo stati bravi a migliorare il gioco, abbiamo trovato le nostre certezze, quelle che ti permettono di vincere e, a lungo andare, importi".

Con Auteri la squadra ha vissuto parecchie difficoltà, poi è arrivato Breda e la squadra ha iniziato a girare.

"Sono arrivato a fine mercato, ho avuto mister Auteri per neanche 2 settimane. Il gruppo si stava formando, c’erano parecchie difficoltà, molti giocatori sono arrivati in extremis e sai che quando la squadra si completa alla fine del mercato c'è bisogno del giusto tempo per amalgamarsi. Quando invece il gruppo è completo a inizio ritiro si può lavorare più tranquillamente. Con Breda la squadra ha capito innanzitutto che è opportuno non prenderle. Il mister ha curato moltissimo la fase difensiva, e piano piano è riuscito a capire e farci capire quali fossero i nostri punti di forza: ripartire e fare male. C'è stato un continuo crescendo anche sotto il punto di vista del gioco e della personalità, e questo ovviamente ha portato ottimi risultati".

Morrone, il Latina è abituato a esaltarsi negli ultimi anni. Cinque anni fa, la città aveva due squadre in Serie D. Oggi lotta per i Playoff.

"In questa città c’è magia, e la senti ogni domenica al "Francioni". C'è una società molto brava a gestire, che negli anni ha fatto un ottimo lavoro. Parlare di salvezza, adesso, sarebbe come prendersi in giro: è ovvio che siamo là sopra e sogniamo, tutti sognano, la città sogna. Bisogna farlo però... con i piedi per terra. Perché non solo noi, tutte le squadre hanno degli obiettivi, e ogni partita va giocata "alla morte". Ovviamente noi cercheremo di fare più punti possibili, tranne il Palermo che si è staccato siamo tutte là, proveremo a far valere la nostra voglia di vittoria".

Peccato per la sconfitta col Trapani di sabato scorso: adesso potevate essere secondi in classifica...

"C'è un po' di rammarico, ovviamente, ma il calcio è così. Abbiamo provato a vincerla anche in 10 (espulso Alhassan, ndr), abbiamo tanta voglia di raggiungere i risultati e lo stiamo dimostrando. Certo, su quel calcio d’angolo finale potevamo essere più attenti. Stavolta è andata bene a loro, ci saranno altre occasioni in cui andrà bene a noi".

Sul suo Futuro? Resterà a Latina?

"Ancora non ho parlato con la società. Sinceramente, in estate, dopo tanti anni di Parma non pensavo più di cambiare; a 35 anni pensavo di chiuderla lì la carriera. Poi, giocando così poco nella passata stagione, ho preferito andaremene, perché ero integro e avevo ancora tanta voglia di giocare. Sentivo il desiderio di scendere in campo, e ho scelto Latina. L'ho fatto un po’ contro tutto e tutti, perché nessuno a inizio anno ci dava una lira, nove persone su dieci a cui chiedevo consigli mi diceva che sbagliavo, perché era una neopromossa, perché il Latina sarebbe risceso subito in Prima Divisione. Invece venire qui è stata ed è tuttora una grande soddisfazione per me. So che la dirigenza penso mi voglia confermare, ma ancora non ho parlato con la società, per adesso si pensa al campionato e credo proprio sia giusto così".

Guardiamo la classifica: Trapani, Avellino, Lanciano, Latina. Non proprio quelle squadre che ti aspetteresti in alto...

"Beh, ci sono delle squadre che viaggiano anche grazie all’entusiasmo. Noi a Latina abbiamo un pubblico straordinario, che ci spinge ogni domenica sia in casa che in trasferta. Il Francioni è sempre pieno, e non è un mistero il fatto che un pubblico caloroso ti spinge a dare di più. Quest'anno, le piccole realtà hanno buone squadre e spesso anche un bel tifo. Quest'anno poi il campionato di Serie B è cambiato, le grandi piazze stanno faticando, ed è giusto che ne approfitti chi riesce".

Due parole sullo stadio: il "Francioni" è un impianto che forse andrebbe modernizzato.

"A me piace molto così com’è. E' piuttosto vecchio ma è sempre pieno, il colpo d’occhio è bellissimo. Il progetto di rinnovamento so che c'è, credo lo si voglia ampliare. Ma ribadisco, com'è ora è affascinante, soprattutto perché sempre pieno".

Infine, la lotta Playoff. Il Latina è lì, è ovvio che ci proverà. Quale avversario teme di più?

"Tutte quelle squadre dai 40 punti in su. Sono tutte "dentro". Domenica si affronta il Modena che è forte, ed è un'altra di quelle squadre che considero molto pericolose. La volata finale sarà decisa da chi ha più benzina in corpo. Escluso il Palermo, che si è staccato, direi comunque che le più insidiose sono Empoli e Siena. Occhio anche a Cesena e Pescara, altre squadre di blasone e di organici importanti. Ma prestate attenzione anche a noi matricole: abbiamo voglia di sognare".