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ESCLUSIVA TB - Alessandro Calori: "In serie B tanti giovani promettenti. Grande equilibrio per la corsa playoff"

ESCLUSIVA TB - Alessandro Calori: "In serie B tanti giovani promettenti. Grande equilibrio per la corsa playoff"TuttoB.com
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
mercoledì 16 aprile 2014, 20:00ESCLUSIVE TB
di Christian Pravatà

Il campionato di serie B si prepara al turno speciale del Giovedì Santo con molte gare chiave sia per la corsa playoff che per quella dei playout.

Ai microfoni di Tuttob.com ha parlato in esclusiva Alessandro Calori, ex tecnico di Avellino,Brescia e Novara, per un’analisi sul campionato cadetto:

“Sicuramente il campionato vero inizia adesso, finora ha regnato un grandissimo equilibrio a parte il Palermo nessun altro ha fatto la differenza, lo stesso Empoli ha attraversato un periodo non positivo e ha interrotto il proprio percorso. Latina, Lanciano e Avellino sono lassù a giocarsi un posto in promozione, cosa che ad inizio anno nessuno avrebbe scommesso, vuol dire che questo equilibrio è l’aspetto principale della serie cadetta. Allo stesso modo in coda alla classifica si trovano squadre che avevano aspettative diverse, forse si pensava sarebbe stato più facile il cammino, ma il calcio è imprevedibile e bisogna scontrarsi quotidianamente contro infortuni e altre situazioni che poi sono difficili da superare e in cui è difficile trovare una colpa specifica.

Purtroppo la mentalità nostra è quella di guardare ai risultati anche giocando male e non analizzare i perchè di una stagione difficile. Ci sono tante variabili che incidono e sono tutte imprevedibili, dovremmo metterle sempre in conto quando si parla di calcio, perché fanno parte di questo sport. Poi la nostra storia ci mostra anche che nelle difficoltà tiriamo fuori il meglio di noi, esempio i due Mondiali del 1982 e 2006 ottenuti durante il caso Calcioscommesse e Calciopoli”.

Quali sono le squadre che l’hanno colpita maggiormente?

“L’Empoli è una formazione che ha avuto un buon rendimento poi sono venute meno alcune certezze, gli avversari hanno studiato il loro modo di giocare e hanno preso le giuste contromisure, ma è una buona squadra. Un’altra che mi piace è il Crotone, propone un gioco più spensierato perchè  composto da molti giovani di qualità, questa è una filosofia del ds Ursino. Poi Siena e bari che nelle difficoltà sono riuscite a tirare fuori il meglio”.

La serie B è una vetrina importante per i giovani?

“Sì, è già da diversi anni che questo campionato lancia diversi giocatori importanti come El Shaarawy, El Kaddouri, Cragno,  quest’anno Manconi, che ho fatto debuttare durante la mia permanenza a Novara, Vicari, Bernardeschi, Cataldi, perché in serie B c’è più coraggio di osare e puntare sui giovani. Poi bisognerà vedere la loro continuità e se riusciranno a confermarsi in serie A per me sono tutti ragazzi che potrebbero fare il salto nella categoria superiore, bisogna lavorare sui giovani, compiere un lavoro forte dietro la prima squadra che permetterebbe anche un risparmio economico alle società che avrebbero già in casa i rinforzi giusti, servono le idee”.

Il Bari nonostante le difficoltà trova nel pubblico grande sostegno, come ha visto la vicenda?

“A Bari regna grande entusiasmo e motivazioni, senza di questo non si andrebbe avanti, nelle circostanze difficili il gruppo riesce a unirsi e a superare i brutti momenti, valori che dovrebbero eprò esserci sempre e non solo in casi estremi, comunque è una bella realtà”.

Si parla di serie B a 20 squadre lei cosa ne pensa?

“Si toglierebbero due squadre, ma se questa è la decisione, non saprei. Penso si debba fare anche un discorso di ripartizione dei fondi più omogenea. In aprticolare però bisognerebbe stare attenti a chi si inserisce nel mondo del calcio acquistando le squadre, capire se gli imprenditori sono in grado di assicurare economicamente il futuro delle società. Riprendendo il discorso del Bari, chi lo acquisterà dovrà avere un piano e competenze adeguate, ma soprattutto una vera e sana passione per questo sport”.