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Via all'era Paparesta: ecco come cambia il Bari

Via all'era Paparesta: ecco come cambia il BariTuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
venerdì 27 giugno 2014, 00:00EDITORIALE
di Alberto Neglia

L'ufficialità del cambio di proprietà era giunta più di un mese or sono. Gianluca Paparesta aveva acquisito il Bari, aggiudicandosi la base d'asta decisiva, quella del 23 maggio scorso. Poi, spazio al campo: c'erano i play-off da giocare, il futuro poteva attendere. Ancora per un po'.

L'avventura del Bari è terminata al 'Francioni' di Latina, ove i pugliesi non sono andati oltre il pari, perdendo l'occasione di accedere alla finalissima contro il Cesena. La nuova proprietà, adesso, torna a curarsi dell'avvenire, che dev'essere per forza roseo. Questa, l'inamovibile posizione presa da Gianluca Paparesta: si punta in alto, già dalla prossima stagione. La Serie A è l'obiettivo e ogni mossa, da qui alla fine della sessione estiva del calciomercato, sarà ponderata affinché l'auspicio sia realizzabile.

Oggi, Bari è un cantiere aperto. I lavori sono ancora in corso, come ovvio che sia alle porte di luglio. La strada è stata tracciata, ogni aspetto- societario o strettamente tecnico- muterà seguendo una processo di parziale rifondazione.

Una rifondazione che ha preso spunto dall'addio di Angelozzi, congedatosi dalla carica di direttore sportivo dell'Fc Bari 1908. Lui e Paparesta si sono solo sfiorati, si sono stretti la mano per la prima e ultima volta. Nella giornata di mercoledì, il presidente si è recato a Roma per presentare alla FIGC la domanda di attribuzione del nuovo titolo sportivo, prima di ripartire alla caccia del nuovo ds.

Non si può prescindere da una figura di tale importanza, ecco perché l'ex arbitro sembrerebbe aver sciolto ogni riserva. Sono due, al momento, le piste percorribili: la prima porterebbe a un clamoroso ritorno sulla scena italiana di Lele Oriali, ex Inter. Oggi opinionista Mediaset, Oriali ha aspettato l'occasione giusta per tornare a rivestire il ruolo che più gli è consono. L'offerta di Paparesta lusinga l'ex campione del mondo, ma ci sono problemi legati alle richieste economiche di quest'ultimo. Oriali pretenderebbe cifre che, al momento, non sono abbordabili per una squadra militante in serie cadetta. Si tratterebbe di un ingaggio pari a 500.000 euro, più le conseguenti richieste legate allo staff. Numeri che, inevitabilmente, spaventano la società bianco-rossa.

Le difficoltà relative all'ingaggio di Oriali, avrebbero esortato il presidente a virare su profili altrettanto validi, ma alla portata del budget disponibile. In tal senso, è caldo il nome di Giovanni Galli, collega di Oriali negli studi Mediaset. L'ex portiere di Milan e Napoli è l'alternativa principale e i contatti sarebbero avviati già da tempo. Questione di pochi giorni e il nome del nuovo ds sarà noto.

Strettamente connesso al ruolo di ds, è quello dell'allenatore: le due figure concorreranno all'organizzazione del mercato alle porta. Il Bari ha salutato Alberti e Zavettieri, autori della cavalcata bianco-rossa della scorsa stagione. I nomi accostati alla società, in queste ore, sono numerosi. Roberto Breda, in uscita dal Latina, è uscito allo scoperto; ammettendo di essere affascinato dall'idea di allenare nel capoluogo pugliese. In prima fila, però, oggi resta la candidatura di Davis Mangia: l'anno scorso allo Spezia, il tecnico è in cima alla lista dei desideri della nuova proprietà. E' un allenatore giovane, carismatico, abile nell'interazione coi giovani. L'ideale, dunque, per dare vita alla nuova era.

Il diktat di Paparesta, è 'Bari ai Baresi'. Dopo l'ammissione di qualche settimana fa circa l'interesse a riportare Antonio Cassano in bianco-rosso, l'ex arbitro internazionale si è mosso per convincere Antonio Di Gennaro, cronista negli studi di Sky. A Bari tra il 1988 e il 1991, Di Gennaro è stato un beniamino del 'Galletto'. Stando a quanto riportato da Tuttobari.com, al commentatore saranno affidate le chiavi della cantera. Il ruolo di responsabile del settore giovanile, ricoperto da Ippedico, potrebbe passare nelle mani di big della storia bianco-rossa.

In secondo piano, ad oggi, il mercato dei calciatori, apparentemente in una fase di sostanziale stallo. Logico che la società non si sia mossa, non disponendo ancora né di un tecnico né di un direttore sportivo.

C'è ancora del tempo per ovviare alle lacune della rosa, ma non troppo. Chiosa, Ceppitelli e Polenta lasceranno Bari; l'emergenza nel reparto arretrato c'è e non è un fatto trascurabile. Si pensa a Daniel Adejo, ma non basterebbe a rimediare alla partenza di due big, quest'anno titolari al centro della retroguardia. Restano, invece, gli esterni Calderoni e Sabelli. Galano ha già pronte le valigie, si tenta l'assalto a Sansovini dello Spezia.

Intanto, la gestione Paparesta ha messo a segno il primo, grande, colpo di mercato: il ritorno del capitano Ciccio Caputo, al rientro dalla squalifica. Due stagioni fa, aveva condotto la squadra alla salvezza segnando diciotto reti. Dopo un anno di sofferenza in tribuna, è pronto a tornare più forte che mai sulla scena bianco-rossa.

Comincia l'era Paparesta, la Bari rinasce.