Trapani e Faggiano: c'eravamo tanto amati...

Qualche settimana or sono, motivando la scelta di rinunciare all'ambita poltrona di ds del Bari, Daniele Faggiano, ai microfoni di TMW, adduceva - citiamo testualmente - che: "Ci sono momenti in cui bisogna fare delle scelte ed essere uomini. Il mio presidente - Vittorio Morace ndr - merita questo e altro. Mi sento uno della famiglia, avevo dato una parola e quella è stata. E poi non potevo di certo tirarmi indietro a mercato già cominciato". Nel mentre scriviamo, Faggiano ha già ricevuto l'investitura in pectore a nuovo ds del Palermo...

Quanto meno "singolare" questo revirement... Certamente legittimo, ma che sconfessa clamorosamente il virgolettato di cui sopra. E intanto monta la rabbia del popolo granata che, sconcertato e tradito, affida al web tutto il proprio malumore e disappunto. Fine di un idillio. L'ex ds del Trapani ha affermato che l'offerta del Palermo era davvero irrinunciabile e che certi treni passano solo una volta nella vita... Ora, non nutriamo dubbi sulla natura "indeclinabile" dell'offerta - specie laddove le cifre di cui si vocifera (biennale da 500mila euro a stagione) rispondano al vero -, resta il fatto che abbandonare una società, alla quale solo poc'anzi si ribadiva di essere profondamente legati, nel bel mezzo del mare magnum del calciomercato non ci sembra - ci perdoni il direttore Faggiano - il massimo dell'eleganza. Ora, però, è già tempo di voltare pagina. Perchè tutti sono utili, ma nessuno è indispensabile. Il Trapani ripartirà, affidandosi con orgoglio a due certezze, due pilastri: il presidente Morace e mister Cosmi.

Faggiano, che in A sarebbe arrivato, o meglio tornato comunque, essendo giovane ed oggettivamente tra i ds più capaci e competenti in circolazione, avrà dunque l'occasione di dimostrare il proprio valore anche tra i "grandi". E magari la prossima volta ci sarà un lieto fine...