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TOP AVELLINO, FLOP ENTELLA: LE PAGELLE DEL MERCATO

TOP AVELLINO, FLOP ENTELLA: LE PAGELLE DEL MERCATOTuttoB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 3 settembre 2014, 17:00EDITORIALE
di Alberto Neglia

E' ufficialmente iniziato il campionato cadetto, poco prima del gong finale, che ha chiuso la sessione estiva di calciomercato. Tra aspettative più o meno attese, la campagna acquisti dei club militanti in B si è conclusa, lasciando a noialtri qualche briciola di certezza e una marea di riflessioni. Non è mai impresa agevole, desumere la forza di una squadra dal potenziale acquisito sul mercato, spesso portatore di indicazioni più o meno fedeli alla realtà del campo; tuttavia, armati di tastiera e di sano buon senso, proveremo a scandagliare l'anima del mercato archiviato, quando siamo appena al novilunio della stagione corrente. Corriamo il rischio. Ecco le pagelle:

AVELLINO 7.5

 Nemmeno a volerlo, è la prima in ordine alfabetico ad aggiudicarsi la corona di regina del mercato. Azzardiamo nel premiare gli irpini, pur senza timore a constatare la bontà del lavoro targato Taccone-De Vito. Al ritiro di Rivisondoli, la squadra era già pronta per correre agli ordini del confermatissimo Rastelli, capace di conferire ai bianco-verdi una inedita solidità, come testimonia la prima vittoria tra le mura di casa. La società campana ha dimostrato concretezza nell'operare in un mercato sempre più insidioso, rinforzando una rosa che ha visto partire i suoi pezzi migliori. Gomis, Ely, Zito e Comi rappresentano uno scheletro di tutto rispetto. Il colpo a effetto, poi, è Kone. E chissà che anche Soumaré non si riveli una piacevole sorpresa...

BARI 7:

Mezzo voto in meno dei rivali dell'Avellino, complice una rosa rinforzata ma non sfoltita a dovere. Gli elementi a disposizione del neo-tecnico Davis Mangia sono troppi, a ben vedere. La forza del Bari, un anno fa, risiedeva nella solidità del gruppo, un'anima viva e autrice di un miracolo sportivo. Tuttavia- teniamo a ribadirlo-la valutazione del mercato non si riflette per forza nel potenziale di una squadra; crediamo, a rigor di logica, che i pugliesi possano ambire a traguardi importanti, nella stagione che verrà. De Luca, Stevanovic e Wolsky vanno a rafforzare un reparto- quello offensivo- già ricco tecnicamente e perfettamente collaudato. Contini e Donati sono i nuovi leader designati, ideali per una squadra a cui mancavano elementi di esperienza. Il rientro di Caputo, poi, è una benedizione.

BOLOGNA 6:

In terra emiliana, riformare la squadra era d'obbligo. Un mercato positivo a metà, valorizzato dagli arrivi di Cacia e Matuzalem, su tutti. Il primo è un veterano della B, un attaccante che ritrova la sua dimensione nella serie cadetta, laddove ha sempre lasciato il segno. Il secondo, reduce da una stagione fatta di ombre in Serie A, è un rinforzo reale, in grado di garantire la cattiveria agonistica di cui mancava il Bologna della passata stagione. Bene a metà, si diceva; perché se la dirigenza rosso-blu ha agito con forza in entrata, lo stesso non si può asserire del mercato in uscita. Acquafresca, Pazienza e Perez sono esuberi che, a lungo andare, potrebbero gravare sul bilancio societario.

BRESCIA 6:

Mercato dal profilo medio, salvo il guizzo nel finale che ha assicurato alle 'Rondinelle' calciatori del calibro di Sestu e Bentivoglio dal Chievo Verona. Uno sussulto per salutare un mercato all'insegna della prudenza, dominato da una condotta razionale e limitato dalle problematiche societarie. Gli sforzi sono stati finalizzati a puntellare una rosa, sulla carta, già all'altezza, nonostante la delusione della scorsa stagione. Tanta fiducia, ancora una volta, nella regolarità dell'Airone Caracciolo. Sufficienza ampiamente raggiunta.

CARPI 6.5:

Via Memushaj e Sgrigna, l'ossatura rimane invariata. Si riparte dai soliti, affidabili, noti: Concas, Porcari, Lollo e Di Gaudio. Gente in grado di garantire, l'anno scorso, una salvezza agevole e condita da qualche gratificazione lungo la strada, che non guasta mai. Il Carpi è una creatura imprevedibile, e noi, bando alla cautela del caso, ci puntiamo con forza. Mbakogu è una certezza, Ricci la scommessa. Tra i pali, Kelava e Gabriel rappresentano una soluzione di spessore. Scommettiamo?

CATANIA 6.5:

Non vorremmo essere troppo severi nella valutazione, in fondo gli etnei sembrano essere la squadra da battere, tra le prime forze di questo campionato. D'altra parte, il buon Cosentino aveva un arduo compito da svolgere: sfoltire la rosa, ridimensionarla senza snaturarla, renderla, infine, avvezza alla categoria cadetta. Missione compiuta, o quasi: il mercato in entrata è la nota più lieta; Rosina e Calaiò, i colpi da copertina. Il tandem d'attacco ha già dato prova di compattezza. Senza dimenticare le conferme, preziose, di calciatori del livello di Spolli, Leto e Almiron; quasi un lusso che i siciliani si sono concessi. A fare da contorno, le scommesse Calello e Marcelinho. La nota stonata, probabilmente, riguarda il mercato in uscita. Le cessioni erano d'obbligo, ma non si può ignorare lo scarso profitto realizzato dai rosso-azzurri. La vendita di Barrientos per 1,4 milioni ne è l'emblema. Emulare i cugini non sarà facile.

CITTADELLA 5.5:

Mercato dal profilo medio-basso. Il Cittadella non cambia molto, demandando all'ottimo Foscarini il compito di disputare una stagione all'altezza. Sgrigna e Rigoni sono acquisti di qualità, forse non abbastanza per assicurare l'effettivo salto in avanti. Giudizio sospeso, deleghiamo al campo la responsabilità di verdetto.

CROTONE 5.5:

Massimo Drago, stavolta, dovrà compiere un'impresa vera e propria, se vuole emulare le gesta della passata stagione. Il mercato ha regalato pochi colpi a effetto: come di consueto, tanti giovani chiamati a emergere sotto il cielo dello 'Scida', altrettanti punti di domanda. Bernardeschi è tornato a Firenze, dopo la benedizione crotonese; la speranza è che i nuovi arrivati ripercorrano la parabola ascendente del giovine attaccante. Il ritorno di Ciano e l'innesto di Oduamadi rinforzano il reparto offensivo. Basteranno?

FROSINONE 6:

I laziali hanno cominciato bene, ma il primo risultato utile non illuda i tifosi. Il Frosinone potrebbe faticare a centrare una salvezza serena, sebbene il mercato abbia portato in dote agli uomini di Stellone giocatori forti ed esperti. In questo senso, vanno interpretati gli innesti di Schiavi, Masucci e Dionisi. La strada è ancora molto lunga, intanto promuoviamo il Frosinone: sufficienza e speranza che la grinta e l'ardore anche questa volta, facciano la differenza.

LANCIANO 7+:

Mercato importante, mercato da grande. Il Lanciano ha cominciato bene la nuova stagione, esordendo con un pareggio in rimonta contro la new entry Catania. Ad andare a segno, tale Alberto Cerri; talento arrivato in estate dal Parma, senza troppi reclami. Il centravanti si candida a essere la sorpresa più lieta della stagione dei frentani. L'arrivo di Bacinovic a centrocampo è stata la ciliegina sulla torta, in un mercato che ha visto il Lanciano trattenere i calciatori maggiormente rappresentativi. Non si può chiedere di più.

LATINA 7+:

Rimpiazzare Jeffferson e Jonathas non era un impegno da poco. Eppure, la dirigenza laziale, con Petagna e Sforzini, ha colmato la lacuna creatasi. Pettinari ha seguito l'altro romanista Viviani, con l'intento di cercare e trovare definitiva consacrazione in quel di Latina. Il resto è opera di acuto puntellamento della rosa: Valiani e Dellafiore donano solidità nelle rispettive zone di competenza. Con in mano una squadra già forte e ben collaudata, Mario Beretta ci farà divertire. Il tecnico ex Siena è pronto a ripetere quanto di buono dimostrato in terra toscana, d'altronde ha studiato Mourinho...

LIVORNO 6:

Jefferson e Galabinov saprebbero impensierire qualsiasi retroguardia; il principe bulgaro è già andato a segno alla prima partita utile. Tutto il resto è noia. La retroguardia toscana non sembra garante di stabilità, soprattutto Coser appare un portiere non adatto a una piazza come Livorno. La squadra che, due anni fa, veniva promossa in Serie A aveva qualcosa in più. Quella odierna, è una squadra da piani alti, ma non da primato. Il tempo sarà giudice.

MODENA 6.5:

L'addio di Babacar è stato un colpo duro da attutire. Il capocannoniere giallo-blu, fedele compagno d'armi de “El diablo” Granoche, ha salutato la piazza che l'ha consacrato per cercare fortuna a casa sua, Firenze. Sembrava che il Modena potesse risentire pure delle cessioni di Rizzo, Molina e Garofalo. Sono arrivati, invece, Beltrame, Acosty e Schiavone. Osuji e Rubin, gli innesti d'esperienza. Nizzetto a completare l'orchestra di abili e degni suonatori. Caliendo e Taibi hanno svolto un ottimo lavoro; la piazza si scalda, la promozione nel mirino...

PERUGIA 7,5:

All'esordio ha sconfitto il Bologna. C'è l'atmosfera propria dei sogni, in quel di Perugia. Là dove la passione per il calcio si avverte per strada, si respira come l'aria. Rodrigo Taddei è il regalo più grande per la piazza più grande; il nuovo numero 10 perugino, però, non sarà il solo a rilanciare le sorti della nobile neo-promossa: dalla capitale, Crescenzi e Verre sponda Roma e Perea sponda Lazio, innalzano il livello della qualità collettiva, oltre a infoltire la colonia dei giovani. Giacomazzi è la certezza in difesa, Falcinelli in attacco. Mercato d'alto profilo realizzato senza sperperi. Al pari dell'Avellino. Applausi.

PESCARA 6+:

Riscattare la stagione buia targata Serse Cosmi è un diktat, in riva all'Adriatico. E' partito un nuovo progetto tecnico e il mercato è stato programmato con attenzione. Fiorillo tra i pali è una certezza. Sowe e Melchiorri danno qualità, Pasquato è un'incognita, ma potrebbe rilanciarsi in bianco-azzurro. Operato più che sufficiente, chissà che possa bastare a colmare il gap con le più grandi.

PRO VERCELLI 6:

I piemontesi sono reduci da una campagna di rinforzamento caratterizzata da acquisti utili e oculati, con il colpo Nunzio Di Roberto, ex Cittadella e Varese,a solleticare la fantasia dei tifosi. Ad affiancare l'esperta punta, un volto nuovo e uno noto: Daniele Ragatzu, classe '91, in prestito dall'Hellas Verona; l'attaccante cagliaritano, l'anno scorso ha collezionato appena nove presenze con il Lanciano, non timbrando mai il cartellino. Ragazzo di talento, occhio alla voglia di rivalsa. Il volto noto è, invece, quello di Ettore Marchi, tra i principali fautori della promozione l'anno scorso, grazie ai 13 centri stagionali. La retroguardia sarà presieduta dal duo Ferri-Coly, chiamati a sostituire Ranellucci. Squadra equilibrata, la salvezza non è utopia.

SPEZIA 6+:

La nuova guida tecnica non poteva che introdurre novità interessanti nel club ligure: l'investitura del croato Bjelica in veste di allenatore dello Spezia, ha influenzato le strategie di mercato dei bianchi. Sono addirittura quattro i calciatori provenienti dal Rijeka, squadra di Fiume in Croazia: Brezovic, Datkovic, Culina e Canadija. Talenti da scoprire nel tempo, sponsorizzati proprio dal neo-tecnico. Chi, invece, non ha bisogno di presentazioni è Matteo Ardemagni, conteso sino all'ultimo dalle big di B, col Bari in testa. Un acquisto a testimoniare la voglia, che assomiglia a un'ammissione, di essere grandi, stavolta definitivamente. L'attacco spezzino è, probabilmente, il più forte del campionato. Riusciranno gli 'Aquilotti' a smaltire la delusione della mancata promozione?

TERNANA 5,5:

Mercato di medio livello, come di consueto. Gli umbri conducono una campagna acquisti tesa a potenziare la rosa, senza stravolgerne la natura. Viola e Vitale per non rimpiangere Zito, partente di lusso. Eramo e Gavazzi le scommesse liguri. La squadra di Attilio Tesser riparte dalle certezze della passata stagione, sperando in una salvezza più agevole. Trattenere Antenucci ancora un anno in Umbria, come il Trapani ha fatto con Mancosu, avrebbe permesso ai rosso-verdi di mettersi al riparo da eventuali guai di percorso. 

TRAPANI 6.5:

Tra i pali è arrivato Lys Gomis dal Torino, fratello dell'omonimo in forza al Crotone. Nadarevic è un colpo utile per il tecnico Boscaglia; rappresenta, infatti, una pedina tattica in grado di garantire un maggior numero di soluzioni offensive all'allenatore dei siciliani. Scozzarella arriva in veste di sostituto di Nizzetto, pronto a prendere il posto del centrocampista nel cuore dei supporters granata. Merita menzione, infine, la permanenza di Matteo Mancosu, capocannoniere nella passata stagione, in terra siciliana. La società ha resistito a offerte onerose anche dalla Serie A, pur di trattenere il proprio gioiello. Solo il campo dirà se ha avuto ragione, ma è un messaggio chiaro alle rivali: il Trapani vuole diventare grande.

VARESE 6.5:

La società lombarda ha lavorato sulla quantità, principalmente. La squadra che l'anno scorso si è salvata all'ultimo respiro, dopo l'affanno di un intero campionato, è stata rivoluzionata da capo a piedi. Petkovic e Rivas gli acquisti di rilievo, senza dimenticare l'ingaggio del roccioso difensore Borghese. Squadra da definire: outsider o club da bassi fondi? Intanto, l'esordio è un'iniezione di fiducia vera e propria.

VIRTUS ENTELLA 5:

Tra le neo-promosse, è la squadra che meno ha fatto bene sul mercato. E in termini qualitativi e in termini quantitativi. Contro il Bari, la squadra è apparsa in balia di se stessa. Chi si era persuaso che gli acquisti di Mazzarani e Sansovini bastassero a dare slancio al club ligure, potrebbe aver torto... ed è proprio la neo-promossa Entella che, nostro malgrado, investiamo del titolo di Flop del mercato. Speriamo di sbagliarci.