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Ternana, verso il derby con un cuore che batte

Ternana, verso il derby con un cuore che batteTuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
sabato 11 aprile 2015, 21:00EDITORIALE
di Fabio Tosti

Primo tocco di primavera, la palla tocca la traversa, poi la schiena di Brignoli e finisce in rete.  E’ il 21 marzo, primavera per il Carpi, inferno gelido per la Ternana. Inghiottita nei play-out, in caduta libera verso il nero occhio della Lega Pro. I tifosi aspettano la squadra, fuori dallo stadio, carichi di delusione e rabbia. Manca meno di un mese al derby, il ritorno del Perugia al Libero Liberati, dopo tanti anni di purgatorio per entrambe. L’ambiente teme la figuraccia, sogna negativamente un mese di amarezza e sconfitte. Mancano tre partite alla sfida umbra, due fuori casa, una interna con il Bari.

Ma staff e squadra sono in difficoltà, le gambe tremano e il gioco manca, tra errori elementari e idee svogliate. Il pallone rotola sul fango, della retrocessione, si blocca, viene spinto avanti a fatica. La Ternana è in ginocchio, e sanguina, mentre i tifosi perdono la speranza.

La settimana seguente arriva un pareggio sofferto a Cittadella, il gioco è sempre quello e gli affanni difensivi pure. Salva sempre Brignoli, paladino e ultimo guardiano della difesa rossoverde. Tiene in piedi lui, la squadra, da dietro. Il punto serve a tenersi a galla, con il naso tirato all’insù per respirare ancora un poco.

Poi arriva il Bari, in quell’ambiente ostile che è ormai diventato il Liberati, non tanto per il tifo, quanto per i risultati negativi. Se nel primo tempo sulla porta vicino alla Curva Est, difesa da Brignoli, aleggiano i fantasmi della Lega Pro, nel secondo tempo Ceravolo li fa crollare sulle spalle dei baresi. Due volte. E torna la speranza, nel calderone ancora bollente di mezza Serie B, attenta a non cadere nel vortice dei play-out. La Ternana tira fuori le labbra dalle acque della retrocessione, potendo respirare, almeno apparentemente, per un’altra settimana.

Si parte per La Spezia, dove l’aspetta una squadra delusa delle ultime prove e nonostante tutto ancora dentro ai play-off. La Ternana arriva e subito batte cassa, con due occasioni e pressing a tutto campo. Lo Spezia è pericoloso al primo minuto, e da allora in poi mette in area decine di cross, ma tutti nel cuore di Brignoli. Lui esce, sempre, e si porta il pallone a casa. La squadra di Tesser risboccia, come nel nuovo anno, sempre attenta, chiusa, e pronta a ferire l’avversario in ripartenza. La partita è tatticamente perfetta, e il rabbioso Avenatti riesce a far esplodere la bolla di angoscia nella quale era entrato, da diverse giornate. La partita è sempre in controllo, contro una squadra tecnica come quella ligure. Ma le offensive, per altro in vecchio stile con il centrale Piccolo schierato come punta, non portano a nulla. La difesa regge, e con Brignoli alle spalle, anche un cieco sarebbe al sicuro. Quando lui chiama, il pallone finisce per attaccarsi al suo petto. E la Ternana torna a vivere. In attesa del derby.