Spezia, Quando la coperta è corta

Premessa: i meri numeri non sempre spiegano i perché delle cose.

Sì, perché le cifre non sanno che lo Spezia sta giocando bene, che ha avuto evidenti problemi di arbitraggi e difficoltà tra squalifiche ed infortuni e che in tutte queste partite la grinta e l’amor proprio non sono mai mancate a meno di sporadiche circostanze.

Però uno spunto per una riflessione la possono dare.

Sebbene la difesa aquilotta sia ancora nelle posizioni alte di classifica ( 8^ piazza assoluta con 38 gol subiti complessivi ), c’è stato un peggioramento evidente tra l’andata e, fino ad oggi, il ritorno.

Infatti, nel girone di andata la squadra ha subito 19 gol in 21 partite con la media di 0.9 gol per partita.

L’atteggiamento prudente, seguendo la teoria della coperta corta, si riflette nei gol fatti, dove le aquile hanno una media di 1.2 gol a partita, frutto di 26 gol fatti in 21 match.

Cambio di tendenza nel girone di ritorno, dove,con il 4-2-3-1,fino a qui, le aquile hanno subito 19 gol, tanti quanti l’intero girone di andata. La media di gol subiti, di conseguenza, si è alzata fino a 1.3 gol per partita.

Ancora coperta corta, ma ne ha giovato l’attacco che ha realizzato 1.4 gol per partita, 20 gol fino ad ora.

Ma la cosa curiosa è questa: all’andata con le statistiche mostrate, la squadra è finita al terzo posto, con 9 vittorie su 21,all’incirca  il 43%.

Cosa opposta nel ritorno: ottavo posto e solo 4 vittorie, quasi il 29%.

Pare quindi che il campionato di Serie B premi chi riesca a subire di meno.

Ma come detto in precedenza, sono solo meri numeri e il bel calcio che lo Spezia ci ha fatto vedere fino a qua è la risposta alla fredda matematica.