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PALERMO, SUPERIORITÀ DIMOSTRATA ANCORA UNA VOLTA. GRUPPO COMPATTO, GESTIONE INTELLIGENTE: UN ESEMPIO DA SEGUIRE

PALERMO, SUPERIORITÀ DIMOSTRATA ANCORA UNA VOLTA. GRUPPO COMPATTO, GESTIONE INTELLIGENTE: UN ESEMPIO DA SEGUIRETuttoB.com
© foto di Carmelo Imbesi/Image Sport
sabato 5 aprile 2014, 04:07EDITORIALE
di Redazione Milano

Una vittoria scontata. Certo, l’Avellino quest’anno ha dimostrato di possedere grande forza e grandissimo carattere, ma diciamolo apertamente: il Palermo è nettamente superiore a chiunque, e non stupisce che abbia infilato il successo numero nove di fila, il quattordicesimo risultato utile consecutivo. Primato in classifica netto, nettissimo, quello dei rosanero: raggiunta quota sessantasei dopo trentatré partite giocate, diciannove vittorie messe in archivio, nove pareggi, cinque sconfitte. Signore e signori, non potete non esserne consapevoli anche voi: questo Palermo è di tutt’altra categoria.

Il paragone appare scontato: i rosanero, in Serie B, sono come la Juventus nella massima serie. Una squadra tenace, molto più forte di qualsiasi altra, capace di ritornare nella Serie A che merita dopo solo un anno di purgatorio. Eppure, l’inizio non era stato dei migliori: la gestione Gattuso non ha soddisfatto Zamparini, anche se va detto che all’ex tecnico del Sion è stato dato troppo poco tempo per dimostrare le sue qualità. Uno con la grinta di ringhio, uno col suo carattere, avrebbe sicuramente trovato la quadratura del cerchio: non che Iachini stia facendo un lavoro negativo adesso, appare ovvio e scontato che non sia così. Ma se il patron dei rosanero avesse avuto modo di attendere ancora un po’ prima di allontanare Gattuso, probabilmente questi risultati - anche grazie alla qualità di una rosa nettamente superiore alle altre - li avrebbe ottenuti comunque. Perché Gattuso, oltre a essere un enorme conoscitore di calcio, è anche uno che di esperienza, sui campi di tutto il mondo, ne ha accumulata tanta. Dunque, diciamolo: non era proprio lui il problema, il suo Palermo aveva solo bisogno di amalgamarsi, di diventare un gruppo vero.

Gruppo che sì, si è amalgamato strada facendo, e che pian piano ha iniziato a regalare emozioni. Ha iniziato a prendere consapevolezza della propria forza, ha iniziato a raggranellare punti, portati da prestazioni convincenti, che pian piano hanno alzato il morale di una squadra qualitativamente unica, quest’anno: come lei, in questa Serie B, non c’è veramente nessun’altra, sia per quanto concerne il parco giocatori, sia per il pubblico che ha, sia per il blasone che il Palermo ha saputo conquistarsi nel tempo. Il primato, dunque, è più che meritato, così come il suo ritorno in Serie A. La piazza rosanero può sognare: peccato per la cadetteria, che perde una protagonista, ma nella Sicilia rosanero non si vede veramente l'ora di riassaporare il calcio dei grandissimi.