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Mbakogu, bimbo nella metropoli, campione in provincia

Mbakogu, bimbo nella metropoli, campione in provinciaTuttoB.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoJuveStabia.it
venerdì 31 ottobre 2014, 17:00EDITORIALE
di Giuseppe Di Giovanni

Corri Jerry, corri. E non ti fermare mai. Una corsa che parte da Lagos, una città di 11 milioni di abitanti, la più popolata della Nigeria e dell'Africa intera. Una megalopoli per un piccolo bambino che come quasi tutti i bimbi africani, giocava per strada. La sua avventura per le strade nigeriane dura poco, perchè a soli 10 anni lo notano Andrea Campi e Alessandor Barison, i suoi angeli custodi che lo portano a Scorzè, piccolo paesino in provincia di Venezia. Poco dopo lo girano al Padova e Mbakogu comincia a credere di poter diventare un calciatore vero. Rigorosa trafila nelle giovanili e poi prestito al Palermo perchè Sabatini lo nota e lo vuole nella sua Primavera. Ma forse, Palermo è troppo grande per Jerry, eroe di provincia. 

Nel 2010/2011 ha il tempo di debuttare in Serie B giocando 72 minuti senza far gol contro il Crotone, ma viene subito mandato a Castellammare di Stabia a farsi le ossa in Lega Pro. 6 gol con la Juve, promozione in Serie B e salto con le vespe che lo riportano in B. 8 gol in due anni di B, non troppi ma nemmeno pochissimi per un ragazzo appena 20enne. Ma è a Carpi che si consacra. 

6 gol in 28 partite in una squadra che batte due volte il Palermo ammazza campionato e si salva in pompa magna, mentre il Padova, ancora detentrice del cartellino, retrocede e addirittura sparisce dal calcio italiano. Male per Padova, poco male per Jerry che rifirma un contratto con il Carpi e vola come mai aveva fatto prima. 7 gol in 11 partite e squadra prima in classifica. Incontenibile, potente, veloce e anche furbo, Mbakogu ha la forza di un centravanti di colore e l'astuzia di uno europeo, dato che in Italia ci ha praticamente sempre vissuto. 

Noi continuiamo ad ammirarlo e le squadre lo segnano sul taccuino. Ma occhio a non farlo giocare nelle grandi città.