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LATINA E IL CASO DE NICOLA: TANTE CHIACCHIERE, TROPPE CRITICHE. SI DIA FIDUCIA A UNA MATRICOLA CON I SOGNI DI UNA GRANDE

LATINA E IL CASO DE NICOLA: TANTE CHIACCHIERE, TROPPE CRITICHE. SI DIA FIDUCIA A UNA MATRICOLA CON I SOGNI DI UNA GRANDETuttoB.com
© foto di Micri Comunication
mercoledì 2 aprile 2014, 00:20EDITORIALE
di Redazione Milano
fonte Articolo di Federica Terramoccia

Ha voluto subito puntualizzare la presidentessa Paola Cavicchi, riguardo al ruolo di Nello De Nicola, arrivato nei giorni scorsi a Latina. Tante le discussioni che hanno accompagnato la scelta di affiancare al responsabile del settore giovanile Gianluca Grande un personaggio particolare, secondo qualcuno dal passato poco condivisibile, ma che sicuramente gode di grande esperienza, e che in terra pontina non dovrà far altro che offrire un apporto strettamente tecnico al club. 

Perché, dunque, la pioggia di critiche al Latina per tale scelta? Andiamo con ordine. A questa squadra, negli ultimi anni, si possono fare veramente pochi appunti. Arrivati in Serie B dalla D in soli cinque anni, i pontini rappresentano una mosca bianca nel panorama del campionato cadetto. L’affiatamento della società e della rosa, e il calore di un pubblico fomentato dai sorprendenti risultati, fanno di quella nerazzurra una realtà apprezzata e guardata con rispetto anche da club con un passato storico più importante. 

A soli due punti dalla terza posizione, l'ultima che garantirebbe l'accesso diretto alla massima serie, nonostante le tre sconfitte consecutive poi allietate dal recentissimo successo sul Carpi, il Latina sta sempre lassù in classifica e sì, possiamo dirlo: sta vivendo un vero e proprio sogno. Per questo, criticare alla società - che ha finora sbagliato poco o niente - la scelta di ricorrere a un professionista di esperienza come De Nicola, produce una polemica piuttosto sterile.

Perché non dar modo di perfezionarsi a una squadra che punta a un futuro, perché no, in massima serie? Potenziare a livello tecnico il vivaio può essere solo il punto di partenza per migliorare alcuni aspetti e arrivare - come sostiene la stessa Cavicchi, piuttosto pungente nelle sue ultime dichiarazioni - all’altezza delle società italiane più blasonate. 

Certo è che c’è ancora molta strada da fare: servirebbe una gestione ancor più ragionata delle risorse, una politica di mercato di spessore, che tenga sempre a bada il bilancio ma che porti quei giocatori giusti per fare il salto definitivo verso l'alto, e soprattutto un rinnovamento dello stadio Francioni, così da garantire maggiore prestigio a una piazza negli ultimi anni abituata a esaltarsi.

In sostanza, bisogna lasciare spazio ai fatti, quelli che in casa Latina - al contrario di ciò che accade in gran parte delle piazze di questa B poco effervescente - sembrano tutto sommato essere protagonisti. Bisogna verificare fin dove la compagine pontina - ricordiamolo per chi incredibilmente non lo ricordasse: una matricola - può realmente arrivare in campionato, e continuare lavorare duramente. L’arrivo di De Nicola è solamente una delle tante dimostrazioni della volontà di darsi da fare da parte della società, di esplodere definitivamente, di ambire a grandi traguardi. Di impegnarsi nei confronti di una città che, almeno per entusiasmo e passione, merita ancor più di ciò che sta man mano raccogliendo.