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DODICI PUNTI DALLA SECONDA ALLA DICIASSETTESIMA. IL BASSO LIVELLO DI QUESTA SERIE B E' FIN TROPPO EVIDENTE

DODICI PUNTI DALLA SECONDA ALLA DICIASSETTESIMA. IL BASSO LIVELLO DI QUESTA SERIE B E' FIN TROPPO EVIDENTETuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
martedì 8 aprile 2014, 00:01EDITORIALE
di Redazione Milano

Tutto può succedere ancora. Alla giornata numero trentatré, ci sono solo due sentenze già emanate: il Palermo vola in massima serie, la Juve Stabia torna in Lega Pro. Tutto il resto, ancora in ballo, tutte le altre ancora in lizza per raggiungere il rispettivo obiettivo stagionale. La bagarre principale è quella che coinvolge le otto squadre racchiuse in cinque lunghezze, dalla seconda alla nona: Empoli, Cesena, Crotone, Latina, Trapani, Siena, Avellino e Lanciano. Dai toscani, secondi a quota 53, agli abruzzesi, noni a 48, la differenza - in termini di punteggio, di classifica - è veramente minima. A nove giornate dalla fine, con ventisette punti ancora in palio, tutto, veramente tutto, può ancora succedere. Analizzando nel dettaglio la situazione, stupisce come l'Empoli, nonostante un campionato fatto di alti e bassi, resti comunque stabile al secondo posto, merito di una squadra comunque piena di qualità, e demerito di un gruppo di inseguitrici che diciamolo apertamente: non è abituato a fare la corsa alla seconda in classifica.

In forte ripresa il Latina, in risalita dopo il blackout delle scorse settimane (i pontini hanno collezionato tre sconfitte di fila che sembravano mettere in discussione il discorso playoff); i ragazzi di Breda, bravi a restare in scia, sono adesso a due punti da un sogno che avrebbe veramente dell'incredibile qualora si realizzasse: una neopromossa, che nel 2009 militava in Serie D, promossa in Serie A. Roba da film. Occhio, poi, al Trapani, capace sempre di stupire, e all'orgoglio di un Siena abile a rimediare anche alla penalizzazione inflittagli a inizio stagione (-8 punti). Avellino e Lanciano sembrano invece un passo indietro in termini di condizione, ma attenzione a un eventuale colpo di coda.

A proposito di colpi di coda: Pescara, Modena e Spezia, rispettivamente undicesima, dodicesima e tredicesima, tutte e tre a quota 45. I punti dalla seconda posizione sono otto, ciò vuol dire che tutte e tre possono clamorosamente dire la loro da qui a fine campionato. E a questo punto, perché non menzionare il Bari, attualmente a quota 43, condizionato psicologicamente dalle vicissitudini societarie ma capace di grandi cose grazie a quello straordinario pubblico che si ritrova. Dieci sono i punti dalla seconda posizione, nove dal terzo posto. Quarantatré punti i galletti, così come Brescia, Varese e Carpi. Dunque, dieci punti dalla seconda piazza, e stiamo parlando di squadre che in classifica occupano il 14', 15' e 16' posto. Dopodiché, la Ternana, a quota... 41. Che vuol dire... undici punti dalla promozione. Già, sembra assurdo ma è così: la diciassettesima in classifica a... undici punti dalla zona promozione. Roba che ha quasi dell'incredibile, e che se da un lato rende competitivo il campionato, dall'altro... dimostra che questa Serie B ha subìto un clamoroso, ingente, livellamento verso il basso.

Continuando a scorrere la classifica, il Novara, diciottesimo a quota 36, è il più vicino alla zona retrocessione. Praticamente, i piemontesi sono l'unica squadra che concretamente sembra rischiare nella lotta per non scendere in Lega Pro: le tre, attualmente, oltre la linea rossa sono Cittadella, Padova e Reggina (32, 31, 27 punti). Poi, come detto, le vespe, la Juve Stabia: per lei, dal vaso di Pandora è fuggita via anche la speranza.