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Catania, Pulvirenti dove sei? Tutte le gestioni fallimentari degli ex procuratori in B. Vicenza, la chiave della rinascita è la difesa

Catania, Pulvirenti dove sei? Tutte le gestioni fallimentari degli ex procuratori in B. Vicenza, la chiave della rinascita è la difesa
lunedì 2 marzo 2015, 00:00EDITORIALE
di Attilio Malena

La crisi continua: non si intravede la luce fuori dal tunnel. Situazione drammatica, il Catania non può più sbagliare o l'incubo Lega Pro potrebbe davvero farsi concreto. Ne abbiamo già parlato nel corso del nostro scorso punto sulla giornata, ma le prestazioni continuano a peggiorare di giornata in giornata. Tutti colpevoli, dalla società che nonostante il buon mercato effettuato però con troppo ritardo, fino all'allenatore, Marcolin non ha ancora dato un'idea di calcio, uno stile di gioco, efficace per riuscire a tornare in alto. Un disastro che ora potrebbe davvero trasformarsi in tragedia calcistica, la gestione di Pablo Cosentino è stata disastrosa, dalla A fino all'incubo Lega Pro e il presidente Antonino Pulvirenti perchè non interviene? Una sua creatura delegittimata con strutture d'allenamento di prima qualità e un pubblico sempre e costantemente voglioso di risalire merita una svolta, immediata e decisa, programmando il futuro con un dirigente esperto, che conosce il calcio in ogni suo aspetto, il nome giusto sarebbe quello di Giorgio Perinetti. Un ritorno in Sicilia possibile dopo l'addio al Palermo, contatti smentiti ma la voglia di ripartire rimane e Catania resta una grande piazza.

Da Cosentino, ad Antonio Caliendo per poi finire ad Antonio Imborgia. Ex procuratori ora ai vertici di società di calcio, operati discutibili ma sono i risultati a non dare ragione: Caliendo è un grande conoscitore di calcio ma il Modena non ingrana e dopo aver difeso a spada tratta Novellino decide di esonerarlo nonostante il grande lavoro fatto nelle ultime stagioni. Difficile invece giudicare l'operato di Imborgia, il tempo per rimediare c'è, nonostante un progetto con tante ombre e pochissime luci.

Dalle note meno liete alle piacevoli sorprese. Il Vicenza di Pasquale Marino stupisce ancora e non vuole fermarsi più. Il tecnico siciliano è il maggior artefice del capolavoro vicentino, sei vittorie consecutive e calciatori rigenerati in tutto e per tutto. La chiave di volta però è stata aver trovato la quadratura del cerchio in difesa: ventiquattro gol subiti e seconda miglior retroguardia in coabitazione con l'ottimo Avellino di Massimo Rastelli. La strada ora diventa sempre più difficile, tutti vogliono fermare il Vicenza che dovrà continuare a pedalare sempre a testa bassa e con la consapevolezza di essere una squadra vera...