Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B ascolibaribresciacatanzarocittadellacomocosenzacremoneseferalpisalòleccomodenapalermoparmapisareggianasampdoriaspeziasudtirolternanavenezia

Brescia: fuori l'orgoglio e la determinazione

Brescia: fuori l'orgoglio e la determinazioneTuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
martedì 4 novembre 2014, 16:00EDITORIALE
di Riccardo Chiorzi

Brescia: La leonessa d'Italia. Titolo di indiscutibile valore per una città che ha mostrato tutto il suo coraggio per resistere al nemico. Dov'è finito allora tutto questo coraggio?. Dov'è finita la voglia di combattere? Una città blasonata come questa non può permettersi di avere tra le mani una squadra che non ha ancora capito se ci sarà un futuro e che sul campo si addormenta sul più bello. Ripartire è sempre stata l'unica soluzione. Ma quando sul giornale si legge di un Corioni che per l'ennesima volta ribadisce che la società non si sa se arriverà a fine stagione, la gente rischia di perdere le staffe. Leggere poi che giovani promesse appena sbocciate, e non ancora al loro massimo, come Minelli e H'Maidat rischiano di partire già al mercato di gennaio per provare a risanare il bilancio le stesse persone rischiano di non farcela proprio. Da troppo tempo ormai la società biancoblù spera di trovare un Tacopina o un Thohir di turno che risollevino le cose. Sarebbe il caso prima di dimostrare sul campo di meritarsi un personaggio simile. I tifosi sono sempre dalla parte della squadra, i ragazzi della curva seguono con una frequenza mai vista le partite in casa e si sobbarcano pure le trasferte più lunghe per sostenere le rondinelle. I risultati però stentano ad arrivare con continuità. La squadra non manca di esperienza e tanto meno di gioventù; manca nella massima concentrazione per 90 minuti. Un organico di questo tipo dovrebbe stare costantemente tra i primi cinque della classifica, lottare per un posto in Serie A in barba alla questione stipendi, alla questione stadio e chi più ne ha più ne metta. Certo che lo stipendio è importante, ma per un calciatore non è la fine del mondo e capitan Zambelli lo ha ribadito ad inizio stagione e su questo c'è da renderne merito. Allora cosa c'è che non va? La partita col Pescara di questo sabato sarà per il Brescia un'ennesima prova del 9 per provare a risalire questa classifica che deve vedere le rondinelle come protagoniste assolute, non come delle comprimarie. Ritorneranno in un sol colpo 4 titolari di peso (Caracciolo, Di Cesare, Bentivoglio e Zambelli) e sarà assente per l'ennesima ammonizione Olivera, ma questo non pare un grosso problema. Anche la squadra ospite in campionato non se la passa benissimo. Questo match se dovesse andar male potrebbe essere il capolinea per l'attuale mister Marco Baroni. Di conseguenza, per l'ennesima volta, tutto in 90 minuti . Per capire chi si è veramente e per provare a rilanciarsi, di nuovo, verso l'alto. Forza e coraggio e vedrete che i tifosi ve ne saranno grati.