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Avellino, con questa solidità puoi sognare la A. Bari, crisi di risultati e d’identità e il Vicenza può stupire ancora. Viviani e Castaldo pronti al definitivo salto di qualità

Avellino, con questa solidità puoi sognare la A. Bari, crisi di risultati e d’identità e il Vicenza può stupire ancora. Viviani e Castaldo pronti al definitivo salto di qualitàTuttoB.com
© foto di Federico De Luca
martedì 17 febbraio 2015, 00:00EDITORIALE
di Attilio Malena

L’Avellino vola dopo l’ultima grande prova contro il Frosinone. Una squadra solida, terza miglior difesa della categoria e un allenatore che dimostra giornata dopo giornata di essere un lusso per la categoria. Massimo Rastelli sbaglia poco o forse nulla e sta costruendo un qualcosa di straordinario in una piazza ampiamente da Serie A. Confermarsi è sempre più difficile che affermarsi, i lupi ci stanno riuscendo ed ora sognare è diventato un imperativo. Il Frosinone invece è in caduta libera, troppi scivoloni rovinosi in poche settimane, e da possibile outsider per la promozione potrebbe di questo passo trasformarsi in una meteora, Stellone sa però come riprendersi e dopo un buonissimo mercato i risultati potranno sicuramente riarrivare a stretto giro di posta.

Se l’Avellino può sorridere, il Bari continua a deludere. Una squadra in piena crisi, d’identità, con Nicola che si ostina a schierare un gruppo non costruito per giocare a tre . Uno spogliatoio come non mai che si ritrova con le pressioni di una piazza che giustamente vorrebbe tornare in A dopo gli iniziali proclami. Il sodalizio pugliese non ha più quell’entusiasmo, quella fame e quella voglia di vincere mostrata sotto la gestione straordinaria condotta dal duo Alberti-Zavettieri. Inseguendo a vuoto Cassano, urge una svolta anche perché il confine tra la sopravvivenza e l’inferno  è troppo sottile per poter scherzare ed inciampare ancora. Troppi giocatori incostanti, poche certezze che non rendono come ci si aspetta.  Da speranza a fantastica certezza invece il Vicenza, Pasquale Marino sta dimostrando di essere un grande tecnico, trenta punti in quindici partite non sono un caso ed è il frutto di un lavoro minuzioso mirato alla formazione di un’ossatura più che del singolo. Funziona tutto, dalla difesa che ha un vero leader come Manfredini ed un attacco dove Cocco può decidere di prendersi volentieri con un Petagna cosi decisivo. Una promessa che può trasformarsi in solida realtà continuando con questa fame ed ora pronunciare la parola play-off tra i tifosi non fa più paura.

Il gruppo continua a fare la differenza ma se ti mancano i singoli, gli uomini capaci di decidere il match con una giocata fai poca strada. Viviani da una parte e Castaldo dall’altra: un playmaker che sogna la A, numeri e giocate da predestinato mostrate con continuità e trascinando il Latina prima ai play-off e ultimamente sotto la gestione Iuliano a tornare a sperare nella salvezza. E un bomber come Castaldo ancora in tempo per il grande salto perché infondo non si è mai troppo grandi per sognare. Sogni che vorrebbero spezzare, Carpi docet, ma nessuno potrà davvero riuscirci perché i vincitori veri sul campo come nella vita restano sognatori che non si sono mai arresi…