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Crotone, Drago: "L'Avellino ha il vantaggio del pubblico. Noi stiamo lavorando con impegno, Crisetig è l’anima della squadra"

Crotone, Drago: "L'Avellino ha il vantaggio del pubblico. Noi stiamo lavorando con impegno, Crisetig è l’anima della squadra"TuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
giovedì 24 aprile 2014, 13:40Crotone
di Elisa Donatini

Il tecnico del Crotone, Massimo Drago, potrebbe finalmente mirare alla Serie A, per questo cercherà di strappare la promozione diretta, oggi a soli due punti, dalle mani di Latina ed Empoli. L’allenatore dei pitagorici  ha rilasciato un’intervista a “Il Mattino” raccontando di sé e del suo passato all’Avellino, ecco le sue dichiarazioni: “Era il 1990, facevo il difensore centrale, avevo solo 19 anni. Eravamo in serie B, con Nedo Sonetti allenatore, ma dopo due mesi andai in prestito al Nola. Nella seconda stagione c’era Franco Oddo, ci salvammo”. Il tecnico ha continuato parlando di quell’ultima permanenza in B dei Lupi: “Vincemmo la Coppa Italia primavera con Fabio Pecchia e Vittorio Torino. L’anno precedente, invece, i più noti erano Ciccio Baiano, Fabrizio Ravanelli e capitan Amodio”.

Drago allena il Crotone da anni, ecco cosa pensa riguardo al suo lavoro in Calabria: “C’è tanto impegno. Lavoriamo con tanta applicazione ogni settimana, con esercizi situazionali che poi traduciamo in campo il sabato”. Ci sono giocatori che meritano la Serie A, il tecnico ha commentato così: “Il regista Lorenzo Crisetig è l’anima della squadra, non così reclamizzato. Jacopo Dezi è una mezzala, di quantità e di buona qualità, idem Danilo Cataldi, che ha pure ottimi tempi di inserimento. Federico Bernardeschi è in prestito dalla Fiorentina, il suo talento non si discute, deve trovare continuità nel campionato e nella singola partita eppure ha doti impressionanti”. Sul modulo l’allenatore ha detto: “Io schiero sempre il 4-3-3. Non so se recupererò per sabato il difensore centrale Ligi, a metà con il Parma, per il resto ho tutti a disposizione”.

Del collega Massimo Rastelli, capo della panchina avellinese, che incontrerà sabato pomeriggio, il tecnico dei calabresi ha parlato così: “Merita i complimenti per la promozione al primo colpo e per la salvezza mai in discussione, al debutto in B”.  Per Drago l’Avellino non è in crisi: “Non penso, come noi ha disputato un bellissimo campionato. Pochissime squadre hanno mantenuto un rendimento regolare, a noi è capitata una flessione a dicembre. Lo stesso Palermo inizialmente faticava”. Il tecnico ha anche parlato di alcuni giocatori irpini, come Zappacosta e Galabinov: “Zappacosta, sull’esterno destro, ha pochi eguali in Italia. Almeno la serie A la può fare. Galabinov è da controllare, ma non solo lui. Lo stesso Castaldo, grandissimo campionato, nonostante tanta serie C. Camillo Ciano è un ottimo ex, con noi fece due buone stagioni, a gennaio ha lasciato il Padova”. L’Avellino potrebbe raggiungere la Serie A, Drago si è così espresso: “I lupi hanno l’entusiasmo di un pubblico che fa la differenza con oltre 10mila presenze al Partenio, è un bel vantaggio. Non so se siano pronti per il salto, se la giocheranno in queste ultime 7 gare, per un posto fra le otto elette”.