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Cittadella, un Cobra per la salvezza: la speranza è ancora viva

Cittadella, un Cobra per la salvezza: la speranza è ancora viva
martedì 8 aprile 2014, 16:00Cittadella
di Christian Pravatà

In testa alla classifica di serie B la lotta per i playoff si fa sempre più accesa, ma anche in coda la situazione non è proprio così scontata. A parte la Juve Stabia condannata ormai quasi aritmeticamente alla Lega Pro, la lotta per le altre due posizioni e per i playout si è riaperta nelle ultime giornate. La quintultima classificata, il Novara, deve cercare di mantenere a 6 i punti di distacco dalla quart’ultima per evitare i playout, ma se il campionato dovesse finire oggi, la sfida a chi dovrà andarsene e chi potrà rimanere si giocherebbe tra i piemontesi e il Cittadella di Foscarini.

La squadra veneta si sta alternando in questa posizione con il Padova di Serena, anche questo un club che si è ritrovato nelle ultime uscite stagionali, non c’è dubbio che la lotta in fondo alla classifica sarà più accesa che mai. Il merito degli uomini di Foscarini sta però nell’infinita voglia di sperare e nella forte volontà di continuare a dire la propria in serie B. Ad inizio stagione la “cenerentola” della serie cadetta ottenne un importante filotto di vittorie che la portarono ad aggiudicarsi partite contro avversari molto più accreditati, memorabili le vittorie ottenute contro il Crotone di Drago o il derby contro il Padova deciso da un gol di Coralli.

La squadra veneta era diversa soprattutto nella formazione: c’erano ad esempio Di Roberto e La Camera, Donnarumma era al top della forma e i risultati erano lo specchio di un ottimo gioco espresso da una squadra forte, giovane e compatta. Dalla sfida di andata contro il Brescia però gli ingranaggi si sono rotti e dalla posizione di metà classifica il Cittadella ha cominciato una brutta discesa fino alle zone basse della classifica. Il volto del risveglio e della volontà di vendere cara la pelle risiedono però proprio nella faccia del “Cobra” Coralli, l’artefice della storica promozione in serie B nel 2008 e autentico uomo-squadra capace di caricarsi i problemi e la tensione agonistica, anche se a volte con comportamenti non proprio esemplari, e di aggredire queste ultime giornate cercando di diminuire la distanza con il Novara e cercare anche un po’ di fortuna nella lotteria dei playout. Foscarini aveva parlato più volte con Coralli e i due si erano già chiariti, dopo l’ultima partita lo stesso tecnico aveva spiegato che il dover partire dalla panchina è per il Cobra uno stimolo in più per dimostrare sul campo di essere ancora vivo, ancora letale. Lo stesso discorso vale per l’Highlander Pierobon, anche lui come Coralli reduce dallo storico trionfo del 2008 , l’esempio vivente secondo il quale quando ci sono le motivazioni il cuore non invecchia.

La vittoria contro il Siena è l’ennesima dimostrazione che il Cittadella non è una squadra da sottovalutare e che messa alle strette può diventare molto pericolosa, proprio come fanno i cobra: quando vengono attaccati arretrano, si raggomitolano e poi scattano in avanti per mordere e uccidere, la speranza di agguantare la salvezza è molto più che un semplice augurio, è una lotta.