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Ecco il Gigi Mainfredi pensiero, in attesa di Brescia-Bologna

Ecco il Gigi Mainfredi pensiero, in attesa di Brescia-BolognaTuttoB.com
© foto di Marco Murani/TuttoLegaPro.com
giovedì 9 aprile 2015, 11:40Brescia
di Riccardo Chiorzi

Parla Gigi Mainfredi, doppio ex della sfida di sabato pomeriggio tra Brescia e Bologna, in un intervista rilasciata al quotidiano "Giornale di Brescia".

L'ex allenatore felsineo e dirigente biancoblù, oggi, è titolare insieme a Luciano Moggi e Gene Gnocchi di un programma calcistico sul circuito Odeon tv e nel tempo libero si diverte giocando a tennis.

Il suo contratto come dirigente del Brescia è scaduto lo scorso giugno ma l'uomo di Lograto tiene a precisare che: "se avessi voluto avrei potuto continuare, solo che a Brescia ormai c'era gente a me non più gradita. Chi? Non importa. Con la famiglia Corioni poi, non eravamo più sulla stessa linea"

Riguardo alla chiusura della partita societaria tuona: "Aspetto di vedere come finirà la stagione, poi capiremo come andrà a finire. Non mi convincono tante piccolezze. Preciso che sono sensazioni mie, ma secondo me tutto dipenderà dalla categoria in cui giocherà il Brescia l'anno prossimo." Poi prosegue: "Cosa c'era di vero su un mio coinvolgimento per salvare la società? Ho cercato di mettere insieme dei bresciani che però, si sa, sono autolesionisti. Si poteva creare una grande società, ma chissà perchè quando si parla di brescianità c'è sempre qualcuno che non è mai  d'accordo. I tempi erano giusti, è mancata solo la volontà di qualcuno."

Sulla salvezza delle rondinelle è scettico, ma siccome il calcio non è una scienza esatta: "mai dire mai e lo dico credendoci".

Parlando dei giocatori poi, giudica il rendimento stagionale: "Non hanno mollato, è solo un'annata così. Manca la personalità che davo io, ma non sono stato capito. Al Brescia non manca di sicuro la qualità e non c'è nulla da invidiare al Bologna per esempio, ma manca gente di gamba. Caracciolo? Per fare bene a lui non serve la gratitudine ma l'appoggio, quello non l'ha mai avuto." 

Per concludere doveroso commento sui rossoblù: "Alla fine in serie A certamente ci andrà.  È una piazza difficile e chi allena deve calarsi al 100% nel clima di una città abituata bene. Il problema di Diego Lopez è che non è "bolognese" di animo. Però mi piace, non è un calcolatore". Se lo dice lui, c'è da crederci.