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Brescia, Rassegnazione alla C o voglia di B?

Brescia, Rassegnazione alla C o voglia di B?TuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
martedì 24 marzo 2015, 09:00Brescia
di Riccardo Chiorzi

Rassegnazione. Solo con questa parola si può spiegare quanto sta accadendo in questo periodo al Brescia calcio. La squadra gioca male, perde male e non dimostra la minima intenzione di voler provare a raggiungere una salvezza che a 10 giornate dalla fine pare improbabile. Inutile che i giocatori e lo staff continuino a dire e ripetere le solite parole di autoconvincimento se poi il sabato pomeriggio i risultati sono sempre gli stessi. Smettiamola di negare l'evidenza e rassegnamoci dunque all'inevitabile retrocessione.

Storia. Bisogna tornare indietro di ben 33 anni, correva la stagione '81-82, per vedere le rondinelle abbandonare la cadetteria e scendere nell'attuale Lega Pro. La squadra, allenata prima da Alfredo Magni e successivamente da Marino Perani, raggiunse solo il diciottecesimo posto in campionato che sancì l'inevitabile retrocessione e solo dopo 3 stagioni di purgatorio riavvenne la promozione in B.

Società. L'ultimo giorno di mercato sembrava che qualcosa potesse cambiare. L'avvento della banda Sagramola & co., che ha dato tutto per poter salvare il salvabile, sembrava potesse rinvigorire una squadra che pensava ormai al fallimento. Invece no, i giocatori hanno continuato ad esprimersi male, soprattutto le prime donne (i più esperti) che nel periodo di crisi avevano anche minacciato di mettere in mora la società per via dei mancati pagamenti. Ovvio che la questione stipendi è una bella gatta da pelare, ma visto che adesso sembra tutto risolto, per stessa ammissione dei giocatori, non è chiaro come mai si continui a non vedere miglioramenti; pur avendo cambiato 3 allenatori e avendo affidato la squadra, forse, all'uomo giusto, quell' Alessandro Calori che era proprio nei piani della nuova proprietà.

Futuro. Ripartire dalla C sarebbe una mazzata economica non indifferente, anche per via della costruzione di un nuovo stadio che deve essere nel futuro prossimo un bene di primaria importanza. Continuando di questo passo però, si dovrà giocare ancora per molto tempo nel fatiscente stadio di Mompiano.  

Frase. Se però anche Sestu a fine partita dichiara di "non aver mai pensato di trovarsi in questa situazione con questo organico", i dubbi rimangono.

I tifosi biancoblù appaiono rassegnati, ma si sa che la speranza è ultima a morire e loro ne sono consapevoli. Continueranno a sostenere la loro squadra fino alla fine perchè la grinta che loro sono disposti ad offrire possa entrare nella testa dei giocatori. Quindi per dirla come loro "Fino alla fine, forza ragazzi"