Brescia, Ragazzoni: "Iaconi via anche per i tifosi, per gli stipendi nessuna disponibilità"

Ha introdotto lui Ivan Javorcic alla stampa visto che Andrea Iaconi era assente ("Aveva un altro impegno improrogabile...") dal tavolo. Luigi Ragazzoni è 'tirato', il sorriso spesso solo accennato: "Ho deciso io il cambio, anche se non ero d'accordo fino a pochi giorni fa".

Perchè?

"Perchè anche i fattori ambientali contano. E quando parlo di fattori ambietali non mi riferisco ai giocatori, qualche diverbio col mister ci sta, ma ai tifosi. Sentire dal primo all'ultimo minuto della partita con lo Spezia chiedere la cacciata del tecnico non è stato il massimo. E sono fattori di cui purtroppo bisogna tener conto. Ho valutato anche la sua dignità: io allo stadio non vengo più da quando mi danno dello 'zoticone'.... Il cambio di un allenatore spesso non è un fattore determinante soprattutto se il tecnico in questione ha in mano la situazione e il suo lavoro è ben fatto. Certo, se i risultati non vengono, qualcosa bisogna fare".

Corioni?

"Non l'avevo sentito e ho letto dai giornali che si era mosso da solo per altri allenatori. Ho incontrato Andrea Iaconi domenica sera e ci siamo parlati: anche lui era dell'idea di sostituire il fratello.  Poi, Corioni mi ha chiamato e mi ha chiesto cosa volessi fare..." 

Rimane la fiducia in Andrea Iaconi?

"Assolutamente, lui non va in campo e non siede in panchina..."

Cosa ha detto la banca? 

"Nulla, Non si interessa dei cambi tecnici".

Sul fronte stipendi, arriva la temuta conferma: "Ad oggi, la disponibilità non c'è!". Voilà, altro -2 in arrivo...