Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B ascolibaribresciacatanzarocittadellacomocosenzacremoneseferalpisalòleccomodenapalermoparmapisareggianasampdoriaspeziasudtirolternanavenezia

Brescia, come previsto contributi pagati

Brescia, come previsto contributi pagatiTuttoB.com
© foto di Marco Murani/TuttoLegaPro.com
martedì 20 gennaio 2015, 13:40Brescia
di Riccardo Chiorzi
fonte bresciaoggi

Qui di seguito vi mostriamo quanto uscito questa mattina su una delle testate giornalistiche di Brescia.

Alla fine i contributi sono stati pagati. Già venerdì, termine ultimo per l'invio dei modelli F24 all'Agenzia delle Entrate e della documentazione relativa alla Covisoc, la Commissione di controllo dei bilanci delle società calcistiche.

Il Brescia ha onorato una scadenza spartiacque, saldando i contributi di calciatori e staff tecnico dei mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre. 

Serviva un milione di euro. Duecentomila li avrebbe messi l'amministratore unico Luigi Ragazzoni, restituendo l'importo legato al suo operato. 

E 800 MILA EURO sarebbero stati pagati da Ubi Banca, lo sponsor storico e maggior creditore che nel momento più delicato della già intricatissima vicenda societaria si è mosso per trovare quella finanza, come si dice in gergo, che per esempio aveva negato più volte a Profida Italia, la società finanziaria milanese che aveva subordinato l'acquisizione del Brescia all'apertura di una linea di credito di 3 milioni e che portava in dote importanti accordi commerciali con Infront (9 milioni per 5 anni), oltre a 2 milioni subito nel capitale. «E ancora non so perchè Ubi l'abbia rifiutata», si chiede Aldo Rebecchi, che si occupa della vicenda Brescia per il sindaco Emilio Del Bono.

Tutto è bene quel che finisce bene? D'accordo, questa è solo una scadenza. Ma che scadenza! Di fatto blocca, o meglio dovrebbe bloccare, la tentazione di qualche giocatore biancazzurro di cambiare aria. In primis di uno dei più rappresentativi, Di Cesare, tentato dalla proposta del Bari, contratto fino al 2017 (con il Brescia l'intesa scade nel 2016) a 250 mila euro annui (contro i 200 che prende attualmente).

La svolta evita, o meglio dovrebbe evitare lo smantellamento selvaggio della rosa. E faciliterebbe il prosieguo del campionato: la salvezza sul campo è base indispensabile per il salvataggio della società. 

Il dominus della partita-Brescia è Marco Bonometti, il presidente dell'Associazione Industriale Bresciana: «Non mi interesso di calcio, seguo la pallanuoto - ha ribadito ieri a margine di un convegno sull'ambiente al termoutilizzatore di A2A- . Il mio compito è trovare una soluzione perchè il Brescia Calcio lo merita. Ognuno deve fare la sua parte in una situazione del genere». 

E UNA PARTE era disposta a farla Sdl, la società di servizi con sede a Mazzano. Dopo aver costituito il trust di scopo Brixia, mettendo un milione e mezzo di euro, ieri ne ha messi sul tavolo altri 400 mila per i contributi. E stasera illustrerà il Trust nello studio del notaio Gianmarco Rizzonelli, a Bresciadue: «Stiamo percorrendo due strade - spiega Stefano Pigolotti, uno dei soci di Sdl -: 1) l'attenzione strategica per il Brescia, con il progetto del trust che vuole garantire un futuro alla società e che per noi di Sdl è anche un'operazione di immagine; 2) intervenire per una scadenza urgente che, se non rispettata, complicherebbe una situazione già delicata. Nel nostro sentire, è un dovere interessarci alle sorti del Brescia Calcio».

Rebecchi mostra apprezzamento per l'interesse di Sdl: «Adesso bisogna decidere se aspettare ancora Profida, che in questo momento è fuori, o gettare le basi per un progetto interamente bresciano. Sì, anche con Sdl». Sullo sfondo resta Bonometti? «Anche nelle ultime ore abbiamo tentato di convincerlo a fare il grande passo - rivela Rebecchi -. Ho promesso di erigergli una statua al posto del Bigio in piazza Vittoria se prende il Brescia, ma non ci sente».