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Brescia, l’entusiasmo di Cagni per tornare a volare. Corsa ai play-off, la seconda vita del Novara di Boscaglia. Benevento, scoccano i primi campanelli d’allarme ma è solo una piccola flessioneTuttoB.com
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giovedì 16 marzo 2017, 00:00EDITORIALE
di Attilio Malena

Brescia, l’entusiasmo di Cagni per tornare a volare. Corsa ai play-off, la seconda vita del Novara di Boscaglia. Benevento, scoccano i primi campanelli d’allarme ma è solo una piccola flessione

Non sarà un esordiente, non sarà un nuovo volto in panchina ma ha l’entusiasmo di chi si appresta a calcare i campi per la prima volta: l’entusiasmo di Gigi Cagni al ritorno è contagioso, la voglia matta di tornare a dare un nuovo contributo nel suo mondo, nella sua Brescia. Con Brocchi qualcosa si era rotto inevitabilmente, la fiducia resta intatta ma i risultati hanno portato alla svolta. Cagni sa come gestire il peso degli scontri diretti e soprattutto una classifica da cui, pochi passi più in giù, vi si trova il baratro. Brocchi non era più il tecnico giusto per il Brescia, e forse non lo è davvero mai stato: ha fatto vedere poco di suo, il Brescia con i suoi tanti giovani era fastidioso per tutti, invece nelle ultime settimane era diventata la squadra materasso da affrontare con la consapevolezza già sapendo di poterla battere tranquillamente.

Per i play-off, c’è anche il Novara, quest’anno partito in sordina senza grandi proclami. Boscaglia all’inizio ha faticato e non poco a trovare una quadratura definitiva, ma ora i piemontesi sono tornati a convincere e i risultati stanno finalmente iniziando a dare ragione al tecnico. Una parentesi vincente al Trapani, una convincente al Brescia ed ora anche il Novara attende la sua definitiva crescita. Un pezzo pesante è andato via a gennaio come Viola, ma i vari Lancini, Cinelli e persino Macheda riescono a dare settimanalmente un contributo senza dubbio importante.

Il Benevento ha lavorato bene, quando ci chiedevano dove sarebbe potuto arrivare ad inizio anno, senza timori scommettevamo su un posto nella classifica che conta. La piccola flessione vissuta nelle ultime settimana è comprensibile, tutti la attraversano, la sconfitta contro il Bari ha lasciato probabilmente ancora delle scorie da eliminare. I campanelli d’allarme cominciano a suonare, la missione decisiva sarà quella di non trovare l’alibi della neopromossa che ha già vinto, il Benevento non può assolutamente considerarsi una neopromossa anche se lo è. Ha speso tanto e bene, ha un allenatore che deve dimostrare tanto come Baroni in panchina e una società ambiziosa, da sempre, ingredienti perfetti per una miscela vincente, ma stavolta davvero definitiva…