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Brescia, Brocchi: "Restiamo uniti per uscire da questo momento"TuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
lunedì 20 febbraio 2017, 20:30PRIMO PIANO
di Christian Pravatà
fonte www.bresciaingol.com

Brescia, Brocchi: "Restiamo uniti per uscire da questo momento"

Conferenza stampa in casa Brescia per mister Brocchi, queste le parole riportate dai colleghi di Bresciaingol.com:

“Non mi sento accerchiato, ma sostengo che il Brescia non è Brocchi o il singolo giocatore, il Brescia siamo tutti noi, ecco perché chiedo di restare uniti“.

Gli stimoli non posso mancare. “Ho sempre cercato di stimolare i ragazzi: ogni giocatore ha il suo modo diverso di essere sollecitato…Adesso è importante che ognuno capisca aiutarsi reciprocamente, è fondamentale per conquistare risultati importanti”.

La condizione fisica c’è. “Non è un problema atletico, ma mentale. Da un mese a questa parte tante negatività hanno influito sulla squadra. Penso che l’unica partita che abbiamo veramente meritato di perdere è stata con il Perugia, ma anche in quel caso la sconfitta è stata esagerata”.

Manca la qualità di gioco. “Quando sei in difficoltà è difficile giocar bene, succede anche alle grandi squadre…”.

I risultati contano più del gioco. “Nel calcio vieni giudicato per i risultati: io sinceramente punto più sul gioco, ma ognuno ha il suo credo. Noi non stiamo giocando un calcio sfavillante, dobbiamo riconoscerlo, ma l'obiettivo ora è quello di giocare da gruppo vero”.

Giovani ed esperti, ad ognuno le sue responsabilità. “Di sicuro i giocatori più esperti possono aiutarci e vogliono farlo questo,ve lo assicuro, ma anche i giovani non devono nascondersi e dare il massimo: corsa, aggressività, spensieratezza…Queste sono le loro armi migliori”.

Il ruolo dell’allenatore e la prima prova del nove. “Fare l’allenatore non è facile, sei sempre esposto a responsabilità, ma il mio credo è quello di espormi e prendermi le mie responsabilità. Per me ogni gara è una prova del nove, abbiamo fatto cose buone, altre meno, non siamo gli unici ad avere un momento di appannamento, ora servono più di tutto orgoglio e cattiveria agonistica”.

Il calendario non aiuta.“Due partite in quattro giorni ? Ora pensiamo al Cittadella, poi penseremo al Bari…”