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Serie B, 21a giornata: la TOP 11 di TBTuttoB.com
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
lunedì 2 gennaio 2017, 10:00TOP E FLOP
di Marco Lombardi

Serie B, 21a giornata: la TOP 11 di TB

Un Hellas Verona cinico e spietato sbriga la pratica Cesena con un secco 3-0 e, complice il passo falso del Frosinone in quel di Vercelli, si laurea campione d'inverno. Scaligeri sul velluto al "Bentegodi": manifesta la superiorità nei confronti dei romagnoli, impalpabili e parsi nulla più di uno "sparring partner". Chiuso il primo tempo avanti di due reti, nella ripresa il Verona gestisce il vantaggio, cala il tris e si dedica all'accademia. Sulla nostra panchina siede Fabio Pecchia.

3-4-3 l'assetto tattico.

Fra i pali Cragno: reattivo e sicuro, l'estremo difensore fiesolano neutralizza le insidiose conclusioni del Pisa a firma Mannini e Peralta; monumentale nel respingere con un riflesso felino un'incornata poderosa di Cani, blindando la vittoria della Strega. Nel pacchetto arretrato figurano Giani (sempre attento e concentrato, dalle sue parti non si passa; superbo allorquando deve immolarsi per murare un sinistro a botta sicura di Brienza), Boldor (arcigno e "maestoso", chiude bene ogni spazio facendo valere la propria fisicità; impreziosisce una prestazione maiuscola irrompendo nel cuore dell'incurante difesa cesenate, in versione statue di sale, e producendosi in un imperioso stacco di testa che non lascia scampo ad Agliardi) e infine Mengoni (solido e roccioso, non bada ai convenevoli: strozza in gola la gioia del gol a Petriccione, salvando sulla riga di porta un tiro velenoso dell'ex capitano della Primavera viola; sfiora anche la rete personale con un fendente che fa la barba al palo).

Cerniera di centrocampo con Romulo e Mammarella sguinzagliati sulle corsie laterali. Sempre nel vivo della manovra, l'ex juventino fraseggia bene coi compagni, minacciando più volte la porta di Agliardi con rapide e devastanti sortite offensive; pennella il calcio d'angolo da cui scaturisce il 3-0 Hellas. Da incorniciare la prova del fluidificante dei piemontesi: stantuffo inesauribile, dai suoi piedi educati partono cross col contagiri che creano sistematicamente scompiglio nella "magmatica" difesa frusinate e mettono La Mantia in condizione di colpire due volte. Il ticket dei centrali è composto da Bessa ("faro" del centrocampo scaligero, è regista euclideo e sopraffino: imbastisce ed illumina, sovrastando la friabile ed evanescente mediana del Cesena ed aprendo altresì le marcature con un tiro di controbalzo di precisione chirurgica) e Paolucci (la sua estrema versatilità gli consente di "riciclarsi" in cabina di regia, sostituendo egregiamente capitan Iori senza farlo rimpiangere; efficace catalizzatore della manovra, non disdegna ficcanti inserimenti offensivi).

Tridente di punta con Sansone (autore di una prodezza balistica da antologia: magistrale la punizione da distanza siderale con cui toglie le ragnatele dall'incrocio dei pali e consente al Novara di imporsi sul Carpi), Favilli (pimpante ed ispirato, regala all'Ascoli lo pseudo derby di Terni: il suo perentorio stacco di testa fra un nugolo di avversari è una "sentenza") e La Mantia (probabilmente aveva un conto in sospeso con la sua ex squadra: ha il merito di farsi trovare puntualmente al posto giusto al momento giusto, siglando una doppietta da centravanti di razza).

Questa, ricapitolando, la nostra TOP 11 di giornata:

(3-4-3): Cragno; Giani, Boldor, Mengoni; Romulo, Paolucci, Bessa, Mammarella; Sansone, Favilli, La Mantia. All. Pecchia