Tonucci: "La serie B è una giungla, combatto per il Bari. Floro top"

Titolare un po' a sorpresa dopo un avvio da comprimario, ma per Denis Tonucci non è affatto una sorpresa: "Per me è quasi la normalità - ha affermato il difensore nell'odierna conferenza stampa tenutasi al San Nicola - grazie al lavoro, sono riuscito a conquistare la maglia da titolare". 

Venti presenze in stagione, un bel bottino per chi ad inizio campionato era la terza scelta: "E' una delle mie stagioni migliori - analizza Tonucci - non mi sono mai mancati gli stimoli". Ma guai ad etichettarlo come leader del Bari: "Al massimo sono un personaggio carismatico all'interno dello spogliatoio. Ho sempre dato tutto per la maglia".

Poi, è tempo di esaminare il punto conquistato dai galletti a Cesena. Tonucci è tornato anche sul rigore invocato dai padroni di casa per una sua trattenuta su Ligi: "Ogni volta è una guerra, io sono sottoposto a misure speciali (sorride, ndr). Nel primo tempo, abbiamo sfoderato una prova intensa. Nella ripresa. è venuto fuori il Cesena con tutte le sue grandi qualità. Ma nel complesso, è un buon punto che dobbiamo valorizzare nel turno interno contro la Ternana".

I rossoverdi, carichi di ex, arriveranno al San Nicola per riscattare il derby perso contro il Perugia. Lo stopper ha l'esempio da seguire: "Dobbiamo essere come la Juve: affronta piccole e grandi del campionato con la stessa mentalità. Dovremo giocare con gli umbri con la massima concentrazione, come se giocassimo contro il Frosinone, attuale capolista del torneo cadetto. Non dobbiamo dar nulla di scontato, la serie B è una giungla".

Col passare delle settimane, cresce l'intesa con Capradossi. Nell'era Colantuono, con questo duo difensivo, i biancorossi non hanno mai conosciuto la sconfitta: "Con Elio ci compensiamo. Il modo di dfiendere è cambiato con l'avvento del nuovo tecnico: desidera maggior intensità da tutta la squadra e penso si vedano i frutti della mentalità inculcata dal mister".

Chiosa dedicata ai migliori attaccanti della B, con sorpresa finale: "Antenucci, Pazzini e Cacia. Poi c'è il quarto che abbiamo noi: è Floro Flores, ha qualità incredibili".