Suagher, il muro dal ginocchio fragile: a Bari per trovare stabilità

Emanuele Suagher arriva a Bari con una consapevolezza: sapere come rialzarsi dopo una caduta. E così il difensore classe '92 ricomincia di nuovo da capo dopo essersi conquistato la Serie A con sudore e averla persa ancora per via di un ginocchio capriccioso. Non ne ha scalate poche di montagne, il difensore che quest'estate era pronto a giocarsi le sue carte con Gasperini all'Atalanta e avrebbe potuto far parte della meravigliosa stagione nerazzurra. E invece Suagher ha visto la favola solo da lontano, complice l'ennesima lesione a quel martoriato crociato anteriore del ginocchio destro che da anni lo tortura. 

Il primo crack l'ha fatto addirittura quattro anni fa, quando giocava con la maglia del Pisa. Bastarono centoventi secondi di una sfida contro l'Avellino per andare k.o cinque mesi. Successivamente la stagione con il Crotone scivolò senza problemi fisici, ma l'avventura con il Carpi ripresentò un conto salato da pagare. Nell'anno della storica promozione, Suagher ha contribuito con un girone di andata esaltante e stroncato solo dalla rottura del crociato dello stesso ginocchio. 

Ha raccolto le lacrime, Suagher, e ha lavorato duramente per conquistarsi le sue prime nove presenze in Serie A con la stessa maglia. Era bastato tanto per dare a Gasperini l'idea di testarlo quest'estate e capire i margini di permanenza con l'Atalanta. Poi l'ultimo crack, il terzo in quattro anni, e l'immediato saluto alla Serie A. Con la promessa di ritrovarla con la maglia del Bari.